Qui non c’è niente (forse).



Vado a Pescara perché qui non c’è niente. Quante volte l’hai detto o l’hai sentito dire? Se vivi in un piccolo paese abruzzese della provincia pescarese sicuramente tante.


Ma ci sono dei giovani che invece di andare vogliono restare; rimanere nel loro paese e dare nuovo senso ai loro luoghi.



“Laddove qualcuno racconta che niente rimane, noi vi abbiamo visto il mondo”


Lo scorso anno, passeggiando per Collarmele (circa 800 abitanti), in provincia di L’Aquila, ci siamo imbattuti in questa sorta di manifesto dei ragazzi che organizzano il Festival dei Giovani dell’Appennino proprio a Collarmele. É un manifesto che apre nuove speranze per chi nei paesi ci vive, ma soprattutto per chi nel suo paese ci vuole restare.


Sabato 3 agosto 2024 si è svolta la 4° edizione del Festival dei Giovani dell’Appennino e, per il quarto anno, Collarmele è diventata un'assemblea a cielo aperto in cui paesi provenienti da tutta Italia si sono confrontati. Questo per dire che il manifesto è stato frutto di un'emozione momentanea. C’è continuità, c'è progettualità, una visione, una cultura e tante competenze messe in gioco.


Nel 2011 Vito Teti, in Pietre di pane (Quodlibet), la chiamava restanza e scorgeva nel verbo restare una forte connotazione attiva, di movimento: il desiderio di cambiare le cose, la ricerca di un nuovo senso dei luoghi. E da qui la pubblicazione del libro La restanza del 2022.


Negli ultimi anni c’è stato un incremento della letteratura in tal senso (sia altamente specialistica che più strettamente letteraria), di eventi (vedi, appunto, il Festival dei Giovani dell’Appennino a Collarmele, AQ), di nuovi esperimenti, laboratori a cielo aperto (vedi il caso di Gagliano Aterno, AQ, con il Progetto NEO) e formazione (vedi la Scuola dei piccoli comuni a Castiglione Messer Marino, CH).


Che sia un buon momento, per noi paesani, di rivendicare al mondo il nostro, come lo chiama Nicholas Tomeo, diritto di paesanza?


Una cosa è certa: qui continua a non esserci niente, che per quanto ci riguarda equivale a dire che c'è tutto, come i ragazzi di Collarmele ci hanno insegnato. Ma una riflessione sorge spontanea, se pensiamo all’area casauriense e in particolare a Castiglione a Casauria, a Pescosansonesco, a Bolognano, a Corvara, e soprattutto ai nostri giovani: paesà, siamo pronti per ridare un nuovo senso ai nostri luoghi?



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